venerdì 13 aprile 2012

Curiosità

Ecco la risposta.
Quando un musicista traduce la sua personale visione del mondo o le sue emozioni in musica e con la sua arte mi colpisce, è perchè la mia curiosità ne risulta stimolata. Quale esperienza avrà mai portato a quella che potrebbe essere, forse, una convergeza delle nostre strade? 
Lo stesso dicasi per un dipinto o, a maggior ragione, per la Natura. 
Ti dirò, mi interessa più l'artefice che l'opera in sè, il suo ragionamento, il suo significato.
E' la curiosità la madre di ogni mio pensiero: è sterile la scienza - ma anche la poesia, presumo - se non ci fossero persone con il coraggio di porsi domande.
Attenzione, però: non nego in alcuna maniera l'esistenza delle emozioni. Come ben sai, sono state il mio prediletto oggetto di studio per molti anni. Il fatto è che i sentimenti sono tutt'altro che arcani ed inspiegabili: sono reazioni fisiologiche. Se poi desideri attribuire ai tuoi moti dell'animo (o agli ormoni che secerni) un qualche significato mistico o misterioso, sei liberissimo di farlo.
Temo però, carissimo, che sia un errore enorme teorizzare a vuoto: senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.
"Fatti! - mi risponderai - come se la vita si basasse solo sui fatti!". 
Per quanto possa sembrarti futile la nostra esistenza se questa verità fosse suffragata, temo proprio che sia così, ma a questo proposito ci sarebbe da imbastire una nuova discussione.
Mi congedo complimentandomi per il tuo coraggio: la tua scelta di rifiutare le posizioni "comode" è lodevole e comprendo a che cosa ti riferisci quando scrivi della "logica che governa il mondo".
Converrai forse con me se mi permetto di interpretare la tua frase come "meccanismo" che governa il mondo: per essere una logica, mi pare ben poco logica!
Possiamo forse parlare di un conformismo dilagante e temibile, è pur vero, e la società interessata al guadagno o al successo segue una corrente di fredda e rigida convenienza. 
Ma prova a porre le stesse domande che hai posto a me ad una qualsiasi delle marionette che si muovono sotto i portici di questa città, la sera: temo che nessuno ti risponderebbe con la mia sincerità.
Ti direbbero che certo, le emozioni sono importanti, sono il sale della vita, non si può vivere senza amore... ma lo penserebbero? O lo direbbero solo per apparire umani agli occhi di un estreneo?
Ah, quanto è ben più umana la menzogna!
Pur riconoscendoti il coraggio di prendere le distanze dall'opinione comune, attraverso la strenua difesa di ciò che credi abbia un valore, ti faccio notare che la mia posizione non è più comoda della tua: sarò sfacciato, arrogante, opportunista, sarcastico e cinico, forse, ma non temo di mostrare la mia natura. E non pensare che il mio atteggiamento sia frutto di una sterile ribellione fine a se stessa: semplicemente, dopo una profonda riflessione, mi è sembrata la scelta più logica.
Attendo tue nuove,                       SH

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